Mentre in autunno risulta difficoltosa l´individuazione dei primi nidi formati dalle larve riunendo con una lassa rete di fili sericei alcuni aghi, nel periodo invernale la presenza di questo insetto è agevolmente rilevabile per la vistosità dei grossi nidi biancastri di svernamento, costruiti sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante attaccate. Le larve gregarie si spostano formando lunghe e caratteristiche file in cui ciascun individuo rimane in contatto con quello che lo precede.
La lotta alle processionarie si avvale di un approccio biologico: si somministra un prodotto che inibisce l´enzima di crescita degli insetti, quello che presiede alla sintesi della chitina (cioè il tessuto di cui sono fatti gli involucri rigidi degli insetti). L´insetto non sopravvive perché, al momento della mutazione, non è in grado di costruirsi un nuovo involucro.
Il prodotto, che è attivo in tutti gli stadi della vita dell´insetto, compreso l´uovo, viene irrorato sulla chioma e sul tronco, colpendo direttamente gli insetti presenti. Inoltre penetra all´interno dei nidi, ottenendo in breve la completa eliminazione dell´infestante evitando problemi di salute, in particolare la dermatite da processionaria.